Lucio Fontana è stato un artista argentino naturalizzato italiano, nato il 19 febbraio 1899 a Rosario e deceduto il 7 settembre 1968 a Comabbio. È stato pittore, scultore, ceramista e mosaicista. La sua carriera artistica è stata caratterizzata da una profonda innovazione e ricerca creativa.
Fontana ha iniziato la sua attività artistica nel 1921, lavorando nell’officina di scultura di suo padre. Ha studiato all’Accademia di Brera a Milano, dove è stato influenzato dal suo professore Adolfo Wildt. Nel 1927, tornò a Milano e si iscrisse all’Accademia di Brera, dove continuò a sviluppare le sue competenze artistiche.
Nel corso degli anni ’40 e ’50, Fontana ha sperimentato diverse tecniche artistiche, infrangendo la distinzione tra pittura e scultura. È noto per le sue tele con buchi e i celebri “tagli”, dove ha inciso la superficie delle tele con lame di rasoio, coltelli e seghe, creando un effetto di tridimensionalità e interazione con la luce. Ha fondato il movimento artistico dello Spazialismo, che promuoveva l’idea di un’arte che si muove oltre i confini tradizionali e si collega allo spazio reale.
Nel corso della sua carriera, Fontana ha creato numerose serie di opere, tra cui le Sculture, i Buchi, le Pietre, i Barocchi, i Gessi, gli Inchiostri, i Tagli e molti altri. Ha esposto in mostre importanti in tutto il mondo e ha avuto corrispondenze con critici d’arte e collezionisti.
La sua opera più famosa è la serie dei “tagli sulla tela”, in cui incise la superficie delle tele per creare effetti di profondità e interazione tra l’opera e lo spazio circostante. La sua innovazione e ricerca artistica hanno contribuito a ridefinire i confini dell’arte e a influenzare le generazioni successive di artisti.
Fontana è stato anche coinvolto nell’architettura e nella progettazione di opere in ceramica e mosaico. Ha lasciato un impatto duraturo sull’arte contemporanea e la sua eredità è continuata attraverso la Fondazione Lucio Fontana, fondata dalla moglie Teresita Rasini, che organizza mostre e promuove il suo lavoro.