Agostino Bonalumi è stato un celebre pittore italiano nato a Vimercate il 10 luglio 1935 e deceduto a Desio l’18 settembre 2013. È considerato uno dei protagonisti più significativi dell’arte astratta nel XX secolo.
La sua carriera artistica è stata fortemente influenzata dall’ambiente culturale milanese. Dopo aver studiato impostazioni tecniche e meccaniche, si è inserito giovanissimo nel mondo artistico di Milano, frequentando il noto studio di Enrico Baj, dove ha avuto modo di entrare in contatto con figure come Lucio Fontana, Piero Manzoni ed Enrico Castellani.
In risposta all’epoca dell’arte informale, Bonalumi ha collaborato con la rivista Azimuth, che proponeva un nuovo inizio artistico basato su un patto con il progresso sociale. Insieme a Manzoni e Castellani, ha adottato l’uso di tele monocrome e strutturate in modo peculiare per creare effetti di luci ed ombre mutevoli in base all’angolazione della luce. Questo approccio ha portato a opere che sfidavano le convenzioni artistiche tradizionali, creando illusioni ottiche e prospettiche controintuitive.
La sua carriera ha vissuto momenti di grande riconoscimento: ha partecipato a mostre importanti in Italia e all’estero, tra cui la Biennale di Venezia, dove è stato presente in varie edizioni, così come a mostre a Losanna, Parigi e Fort Lauderdale. Nel 2001 ha ricevuto il premio del Presidente della Repubblica, dimostrando l’apprezzamento per il suo contributo all’arte.
Le opere di Bonalumi hanno suscitato grande interesse tra i collezionisti internazionali e sono state protagoniste di prestigiose aste, come le famose “Italian Sales” di Londra.
Oltre alla sua produzione pittorica, Bonalumi ha sviluppato un’attività poetica significativa, pubblicando diversi libri di poesia tra il 2000 e il 2010.
Dopo la sua scomparsa nel 2013, il suo impatto artistico è stato ulteriormente celebrato con mostre retrospective, tra cui una nel 2018 presso il Palazzo Reale di Milano in collaborazione con il Museo del Novecento, che ha presentato un’antologia di oltre 120 opere.
Le opere di Bonalumi sono conservate in importanti musei italiani, come la Fondazione Biscozzi Rimbaud a Lecce, il Museo Madre a Napoli e la Collezione Roberto Casamonti a Firenze. La sua eredità artistica continua a influenzare e ispirare generazioni successive di artisti e amanti dell’arte.